22 Settembre 2015

Cantone: “Troppi hanno lucrato sulla Terra dei Fuochi, c’è bisogno di moralità”

A margine di un dibattito svoltosi in provincia di Caserta, Raffaele Cantone ha affrontato il tema delle bonifiche, imminenti, della Terra dei Fuochi

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Raffaele Cantone nella Terra dei Fuochi ci è nato e cresciuto, e nel suo lavoro di magistrato e di presidente dell’Anac si è trovato ad indagare sulle molte traversie che il suolo campano ha subito e subisce tutt’ora. E’ ben consapevole che la lotta alle mafie non è affatto finita e che, anzi, è necessario che con le scelte politiche future si sferri un duro colpo alla criminalità organizzata, che sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti ha per anni accumulato guadagni illeciti.

Ora che comincia a parlarsi di bonifiche del territorio, dice Cantone, è necessario vigilare più che mai sulle modalità di assegnazione degli appalti alle imprese aggiudicartici. Il monito del presidente dell’Anac avviene a margine di un convegno tenutosi nel  Santuario Madonna di Briano, al cui centro erano tre temi:  Protezione del creato, camorra e terra dei fuochi. Hanno preso parte al dibattito il Vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, e lo stesso Raffaele Cantone, che ha dichiarato: “C’è bisogno di una gestione oculata, noi abbiamo già posto delle condizioni su modalità e soggetti che possono accedere ai fondi. Inoltre”, aggiunge Cantone, “spero vivamente che le gare d’appalto non vengano espletate dai singoli comuni, altrimenti si fornirebbe a qualche politico un assist per fare piaceri a qualche suo amico”. Bisogna evitare, dunque, che dagli appalti derivi una mala gestione del denaro pubblico o, peggio ancora, che diventino un fondo cassa cui la criminalità locale può attingere, come avvenuto in passato.

Per evitare questi pericoli Raffaele Cantone evidenzia un requisito essenziale perché possa procedersi a gare di aggiudicazione regolari e limpide: la moralità. Afferma infatti: “Gli imprenditori che parteciperanno agli appalti relativi alle bonifiche ambientali dovranno avere livelli di moralità molto alti per evitare che si riciclino quei personaggi che hanno fatto già tanti danni facendo affari con la criminalità organizzata”.
Nulla di buono potrà essere fatto, comunque, senza trarre i giusti insegnamenti da ciò che è accaduto in passato perché, dice Cantone, “troppi imprenditori hanno guadagnato proventi illeciti sul mondo dei rifiuti”.

Sottolinea infine che le bonifiche possono rappresentare una grande occasione di riscatto per il Sud, anche per dimostrare al resto dell’Italia che qui qualcosa sta cambiando: “In Commissione Ecomafie, quando abbiamo discusso di stanziamenti straordinari per le bonifiche nel Mezzogiorno, i parlamentari settentrionali hanno risposto picche: dicevano `ma cosa volete ancora, dopo aver sprecato cosi´ tanti soldi’. Un po’ hanno ragione, sebbene tanti imprenditori del Nord dalle nostre parti hanno fatto affari. Oggi i soldi per le bonifiche sono molti di meno, ma l’occasione va sfruttata”, ha concluso Cantone.

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