20 Giugno 2017

Borrelli e Verde i due giovani più eletti al Comune di Portici

Portici tromba d'aria

Portici

Borrelli e Verde i due giovani più eletti al Consiglio Comunale di Portici: Politiche sociali e servizi la priorità di mandato

[ads1]

11 giugno, Enzo Cuomo, Senatore della Repubblica è eletto al primo turno con il 65,60%. Di fatto sbaragliando la concorrenza e portando a casa (in Consiglio comunale) 18 consiglieri su 24 di cui 7 del Pd.Cuomo

È proprio tra le fila del Pd che emergono le nuove leve della politica porticese, dal neo-eletto Antonio Bibbiano dei Giovani democratici per finire a Florinda Verde 3^ eletta nel Pd, ma prima donna con 672 preferenze, per finire a Davide Borrelli 1^ eletto a Portici e nel Pd con 757 voti.

La nostra testata ha incontrato i due giovani consiglieri neo-eletti per sottoporgli alcune domande:

Davide Borrelli, 757 voti, prima volta, primo eletto a Portici e primo nel Pd, classe ’85, 31 anni. È la volta dei giovani e di una nuova classe dirigente, anche voluta da CuomoBorrelli

Soprattutto voluta da Cuomo. Abbiamo avuto la capacità, noi giovani che da anni lavoriamo per i nostri territori sia nelle fila del Partito democratico sia nel campo dell’associazionismo, di guadagnare l’attenzione e la fiducia dei cittadini. Siamo percepiti, forse, come il futuro per questa città. I numeri sono da capogiro, ma io sono l’ultimo della classe: ho tutto da ascoltare e imparare da chi ha più esperienza di me, per poi poter sviluppare e attivare le idee innovative che ho e che credo servano per andare verso il domani. Vanno rigenerate la classe politica e la classe dirigente, non sostituite.

A 25 anni (2010) componente del “Forum dei giovani”, collabora con altri alla realizzazione del “Miglio d’oro film festival”

È il taglio che vorrei dare al mio mandato da consigliere comunale: eventi, cultura, sport, puntare su ciò che oggi può far ripartire la città utilizzando le nostre migliori risorse. Penso ai tanti porticesi che eccellono nei campi della musica, della cinematografia, dell’arte e dello sport in genere. Sono tutte energie che la politica deve mettere a regime ed incentivare nei loro percorsi professionali.

Queste esperienze hanno arricchito il suo bagaglio portandola a presentarsi alle Comunali?

Queste esperienze hanno fatto nascere in me un bisogno, quello di migliorare la mia città. L’associazionismo è una palestra per chi aspira a una buona politica e ha passione civica. Con l’associazione si ha la capacità di incidere su di un micro sistema, da consigliere comunale si ha, invece, la possibilità di incidere sulle scelte del macro sistema, della città.

La sua esperienza sempre nel sociale per iniziative a favore dei più deboli e della cultura, la porta a collaborare con la Coop. Shannara, ci spieghi cosa è stato fatto?

L’esperienza vissuta con la cooperativa è stata davvero molto forte. Non immaginavo che Portici potesse avere un così alto numero di cittadini che hanno difficoltà anche solo a fare la spesa. Ho scoperto che in città ci sono come delle ombre che si muovono, non le identificherai mai, ma sai che ci sono, sono gli ultimi: hanno più figli, sono o hanno familiari ammalati, magari sono senza lavoro, conservano una grande dignità, ma arrancano a fine mese. Con la cooperativa Shannara organizzammo sia una raccolta di generi alimentari, avvalendoci dell’altruismo dei porticesi, sia una serata giochi il cui ricavato contribuì all’acquisto di beni di prima necessità. Del resto, Anna e Paola Schettini con Salvatore Duraccio da anni sono in prima linea per le politiche sociali.

Il suo impegno spazia in iniziative anche su politiche internazionali, cosa ha prodotto?

L’orientamento alle politiche internazionali è dettato dai miei studi. Credo che promuovere un continuo confronto di idee e opinioni, incentrato sull’analisi delle scelte di politica estera dell’Italia, delle nuove sfide globali e degli sviluppi degli scenari internazionali sia fondamentale, perché una città fa parte di una regione, di una nazione, del mondo. Quindi, produrre nei cittadini interesse e conoscenza per le relazioni e l’interazione tra stati o gruppi di stati credo sia, oggi più che mai, un obiettivo per un’Amministrazione.

Arriviamo ai giorni nostri, nel dicembre 2016 lancia il progetto “SuPortici Comitato”, quali le finalità e cosa di questo porterà nella sua attività di consigliere?

#SuPortici è un impegno che porto avanti con un gruppo di giovani uomini e donne che provengono da diversi settori ed esperienze. In campagna elettorale è stato il cuore pulsante della mia attività politica, è stato il nucleo operativo delle mie iniziative e di quelle di Florinda Verde, che con piacere ho coinvolto e che con competenza e qualità si è saputa far apprezzare, diventando un pezzo del Comitato. SuPortici continua la sua mission anche a campagna elettorale finita ovviamente, continua a essere un incubatore di idee e progetti per la città.

Florinda Verde, classe ’83, 672 preferenze, terza nel Pd, ma prima donna eletta, laureata in Sociologia, con una tesi sulle amministrazioni porticesi. Barista, fino ad ieri in attesa di una migliore collocazione, come molti dei nostri giovani che per lavorare espatrianoVerde

Non posso che dirmi soddisfatta. Io e il mio gruppo storico, arricchito da nuove energie abbiamo lavorato per fare la differenza in città e possiamo dirci felici perché abbiamo messo in campo una campagna elettorale bella, comunicativamente moderna e piena di contenuti che la città ha saputo leggere. Il lavoro di squadra poi è stata la ciliegina sulla torta, la lealtà del percorso con Davide Borrelli primo eletto in città ci ha resi tutti più forti e credibili. Ah! In realtà la barista la faccio ancora oggi e credo che, compatibilmente con le sorprese che la vita riserva, continuerò a farla a lungo. Amo il mio lavoro, è il mio più forte contatto con la città reale.

Non è nuova all’esperienza politica, si presenta anche nel 2013, ma ancorché registri ben 445 preferenze non riesce ad essere eletta perché la sua coalizione viene battuta da quella di Marrone

L’esperienza del 2013 è stata tra le più significative e segnanti del mio percorso politico. Nelle campagne elettorali si cresce. Quando si perde nonostante i numeri enormi per una prima esperienza si cresce ancora di più. Non nego che la squadra con me ha sofferto ma dal giorno dopo abbiamo messo in campo un impegno maggiore e soprattutto costante. Ho scelto come hashtag della mia campagna elettorale #lotta&fiori. Mi ha accompagnato facendo riferimento costante a un nuovo modo di fare politica per cui per raccogliere risultati devi mettere in campo tutta la tua forza senza risparmiarti ma portando avanti soprattutto il cuore. Come dire, se agisci bene raccogli frutti… anzi fiori!

La sua esperienza nel Pd risale a diversi anni fa, il suo impegno è stato principalmente per le politiche sociali, ci vuole spiegare?

La mia militanza, restata tale anche quando sono diventata dirigente, è ciò che identifico maggiormente con  la mia vita politica. Inizio a partecipare alle attività del Pd dalla sua nascita e mi concentro soprattutto sulle politiche sociali. Una città che riparte davvero è una città innanzitutto inclusiva. Capire le reali condizioni economiche e sociali di ogni singola famiglia, spesso diverse dai dati documentali, creare un Centro unico di spesa, un Asilo nido comunale, sostenere e difendere gli anziani. Questi sono solo alcuni punti su cui lavorare. Sono sicura che le competenze o, ancora di più, le esperienze di ognuno di voi possono aiutare Portici a diventare una città capace di non lasciare alcuni cittadini indietro.

Quale sarà il suo apporto in Consiglio comunale e quali gli obiettivi per i quali si batterà ?

L’apporto da giovane donna porticese, da sempre sensibile alle criticità delle donne inserite nel mondo del lavoro. Gli obiettivi saranno quelli del costante dialogo con le fasce deboli della società porticese. Rilanciare Portici significa, innanzitutto, contrastare la dilagante povertà e risanare il degrado sociale. Puntare inoltre, sui giovani, ai quali consegnare spazi autogestiti, di discussione e aggregazione.

Ora una domanda per tutti e due, quale sarà il vostro primo obiettivo da sottoporre in Consiglio?

Florinda: Abbiamo tanti progetti da sottoporre già tutti in mente, anzi in gran parte nero su bianco sulla nostra articolata proposta elettorale. Partiremo dalla priorità contingente. Abbiamo 5 anni, faremo tutto. Dal Museo Scout a una vera rivoluzione sulle politiche sociali, da Piano Energetico Comunale alle nuove tutele di sicurezza. Sappiamo di poter contare su un grande Sindaco, siamo ottimisti.

Davide: Ci siamo posti 2 macro obiettivi con Enzo Cuomo: riportare in città l’ordinarietà dei servizi in tutti gli ambiti (igiene urbana, viabilità, sicurezza etc…) il secondo obiettivo sarà quello di porre le basi per la Portici del futuro che noi tutti, sia per la posizione geografica, sia per le sue caratteristiche, immaginiamo turistica. È sotto gli occhi di tutti che oggi, i cittadini, non hanno servizi e questa sarà la nostra priorità di mandato.

[ads2]