16 Ottobre 2015

ArteCinema al San Carlo con Marco Wilms e Jill Nichols

ArteCinema: il documentario è di casa all'Agusteo

documentario

ArteCinema apre i battenti, serata inaugurale al Teatro San Carlo con i film-documentario di Marco Wilms e Jill Nichols

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Dopo il Napoli Film Festival è arrivato il momento anche per ArteCinema, festival internazionale di film sull’arte contemporanea ideato da Laura Trisorio. Si è giunti all’edizione numero 20. L’evento sarà maggiormente ospitato dal Teatro Augusteo a eccezione della giornata inaugurale di ieri tenutasi al Teatro San Carlo di Napoli.

Marco Wilms

ArteCinema: serata inaugurale al San Carlo con Marco Wilms e Jill Nichols

L’ingresso gratuito consente di assistere ad una selezione di documentari sui maggiori artisti, architetti e fotografi della scena internazionale, tra biografie, interviste e focus suddivisi in tre sezioni specifiche: “Arte e dintorni“, “Architettura” e “Fotografia“. Gli stessi autori saranno spesso presenti in sala per confronti e dibattiti con il pubblico. Unico ingresso a pagamento è stata la serata di apertura di ieri al San Carlo.

ArteCinema, tra l’altro, è stata premiata con una medaglia di riconoscimento dalla Presidenza della Repubblica.

Ieri, alle ore 20.15 è stato proiettato al San Carlo un film documentario di Marco Wilms (presente in sala) dal nome “Art war“. Si tratta di un documentario tedesco sulla nascita dei graffiti, della street arts e della musica come mezzo di espressione dopo la caduta del regime di Mubarak. Per le riprese Marco Wilms è stato accompagnato da musicisti come Ramy Essam e la cantante Boisanna. In più il regista tedesco è stato affiancato da artisti come Ganzeer, Abo Bakr e Khaled e anche dal politologo Abdel-Samad. Il film di Marco Wilms mostra come l’arte di questi giovani sia un’arma, una forma di espressione di protesta in ricordi dei martiri della Primavera Araba.

Dopo il film (della durata di 90′) di Marco Wilms, è stato proiettato “Imagine… Jeff Koons: Diary of a Seducer” di Jill Nichols, anche lui presente in sala.

Il merito del regista è quello di essere entrato nel mondo dei uno dei più riusciti, controversi e strani artisti del nostro tempo quale Jeff Koons. I suoi palloncini a forma di cane di grandi dimensioni e le aspirapolvere chiuse in teche di vetro sono, ormai, diventate un’icona. Così come la scultura di porcellana che ritrae il Re del Pop, Micheal Jackson, con in braccio il suo scimpanzé domestico Bubbles. Molte anche le opere che ritraggono scene di sesso con alcune diverse pornostar come Cicciolina. L’obiettivo di Jill Nichols è stato quello di celebrare un artista che ha posto su un piedistallo sia il sesso che il banale minando, così, un territorio abbastanza oscuro.

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