25 Luglio 2016

Altafini e Higuain: storia di un “Core ‘ngrato”

Quante vite ha avuto Altafini? Campione del Mondo con il Brasile 1958, Campione d’Europa con il Milan,idolo con Sivori del San Paolo di Napoli, tredicesimo per eccellenza con la Juventus ed infine commentatore. Ma per i Napoletani resterà sempre “Core ‘ngrato”

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Higuain alla Juventus, ormai è quasi fatta al 94% tanto quanto sono i milioni della clausola rescissoria che la Juventus dovrà sborsare al Napoli per portarsi a casa il numero nove.
Una trattativa sicuramente prolifica per ambedue le parti, la Juventus acquisterà il capocannoniere dello scorso campionato con ben 36 reti realizzate, il Napoli invece ha venduto un giocatore non più giovanissimo, 29 anni, per un cifra davvero alta. A pagarne le conseguenze naturalmente per il momento sono i tifosi che non hanno digerito il passaggio di Higuain alla “Vecchia Signora”. Un episodio analogo capitò ben 44 anni e vide protagonista Josè Altafini.

GLI INIZI – Josè Altrafini è un calciatore brasiliano, successivamente naturaliazzato italiano, nato nel 1938. Incominciò la sua carriera nella madre terra, poi si trasferì giovanissimo in Italia,passando dal Palmeiras al Milan nel 1958. Lì tra alti e bassi Altafini mostrò le sue doti da attaccante, ma dopo l’annata storta del 1964-65 il club rossonero decise di metterlo sul mercato.

LA STORIA AL NAPOLI – Il Napoli fa follie e acquista Altafini dal Milan e Sivori dalla Juve. L’inizio è spumeggiante, la coppia dà spettacolo e al primo anno Josè segna 14 gol. L’intesa con Sivori ammalia gli entusiasmi facili del San Paolo: altri 16 gol nel 1967, il bomber è tornato il feroce animale da gol che tutticonoscono. E si ripete anche alla terza stagione, con 13 centri. L’età avanza, Sivori col tempo inizia a predicare copertine solo per lui e la vita inizia a farsi dura. Altafini gioca un pò meno e chiude il 1969 con soli 5 gol. L’anno dopo ne fa 8, nel 1971 chiude a 7. Il cannoniere brasiliano sembra in declino e gli propongono un ingaggio “a gettone”: la stagione, con 8 reti, è positiva e, invece di segnare l’ultima tappa della carriera di Altafini, lo rilancia.

CORE ‘NGRATO – Nel 1972, a 34 anni, accetta un altro contratto ‘part time’, ma nientemeno che dalla Juventus, la rivale di un tempo. A Napoli è tumultoi tifosi napoletani  in seguito lo chiamarono “Core ‘ngrato”. A Torino Josè deve fare da balia ai giovani campioni di Madama. La sfida è molto stimolante: la Juventus, che lo prende come panchinaro di lusso per titolari che si chiamano Bettega ed Anastasi, vuole bissare lo scudetto numero quattordici, il primo di Vycpalek, ed provare seriamente a vincere la Coppa dei Campioni. La scommessa di Josè è vinta, il vecchio ragazzo ci sa ancora fare.

LA STORIA SI RIPETE – Dopo 44 anni i destini di Higuain e Altafini si intrecciano, un paralellismo di quelli pesanti e inaspettati.“Sono contento perché Higuain mi sostituirà presto – dice l’ex centravanti a Radio Capital -, ora sarà lui core ‘ngrato e non io”.  L’ex attaccante ha poi tenuto a sottolineare che “Quando andai via da Napoli nessuno mi aveva chiesto di restare, non mi hanno trattenuto. Mi volevano cinque squadre e io scelsi la Juventus, che giocava la Coppa dei Campioni. E hanno cominciato a chiamarmi ‘core ‘ngrato’ quando segnai un gol contro il Napoli. Per Higuain è diverso, è stato lasciato libero di decidere e lui ha scelto di andare alla Juve. Altafini è certo che il trasferimento del Pipita renderà la Signora imbattibile, almeno in campionato: “Ora farò l’abbonamento al campionato di basket o di pallavolo, ormai sarà inutile vedere la Serie A”.

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